Molokai: cosa vedere

La piccola Molokai, quinta isola per estensione dell’arcipelago hawaiano, è abitata soprattutto dai nativi hawaiani. È un luogo particolare, poco battuto dal turismo ma talmente accogliente da aver meritato il soprannome “isola amichevole”. Qui tutto è improntato alla lentezza e alla semplicità.

Perché visitare Molokai

L’isola è stata definita una delle migliori destinazioni sostenibili del mondo: la sua bellezza incontaminata, unita all’elevata responsabilità ambientale degli abitanti e al loro atteggiamento benevolo verso i visitatori, la rendono una meta di sicuro interesse.

Perché visitarla, quindi?

Per cogliere il suo carattere selvaggio, per apprezzare la genuinità del mondo rurale delle Hawaii, che qui sopravvive, per percepire la particolare forza (mana) che si dice protegga Molokai, e per gustare i preziosi momenti di isolamento che questo luogo regala.

Potrete passeggiare su lunghe spiagge senza incontrare nessuno, e sarà un’esperienza indimenticabile!

Anche il clima è amichevole essendo sempre mite nel corso dell’anno.

Come arrivare

Molokai ha il suo piccolo aeroporto, il Molokai Airport (o Hoolehua Airport), che si trova a nord ovest da Kaunakakai: non effettua tratte internazionali ma soltanto inter-isola.

In poco più di mezz’ora si può arrivare dall’aeroporto di Honolulu o dal Kahului di Maui, con la compagnia aerea Mokulele Airlines o con Hawaiian Airlines.

Se vi trovate a Maui e non avete la possibilità di programmare un volo per Molokai, potreste ammirarla dall’alto con un tour in elicottero; non metterete piede sulla terra dell’isola, ma potrete almeno ammirarla dall’alto.

Cosa fare e vedere

A Molokai i ritmi sono rilassati, ma non ci si annoia mai: ecco un elenco di cose da fare e da vedere.

Meravigliarsi davanti all’imponenza delle scogliere Kalaupapa Sea Cliff

Kalaupapa Sea Cliffs e village
Il villaggio di Kalaupapa, a nord di Molokai, si trova alle pendici delle scogliere più elevate del mondo: più di 1.000 metri di altezza sull’oceano Pacifico.

Se vi è capitato di vedere il film Jurassic Park III e di notare delle impressionanti scogliere, sappiate erano proprio quelle di Molokai!

Come si possono vedere le scogliere, dato che dove “abitano” loro non ci sono strade per le auto?

– Dall’alto: con un tour in elicottero da Maui, oppure dall’aereo, con il volo diretto che da Maui vi porta a Molokai.

A seconda delle condizioni climatiche l’aereo però non passa vicino alle scogliere: speriamo che abbiate fortuna!

– Con un’escursione a piedi, o a dorso di mulo fino a Kalaupapa.

– Dal Parco statale di Palaau, anche se in questo caso le scogliere appariranno piuttosto distanti.

Emozionarsi al Kalaupapa Leprosy Settlement and National Historical Park

Visitare questo luogo storico non è un’occasione di svago ma, piuttosto, un’esperienza toccante.

Il parco infatti, oltre a mostrare ai visitatori un contesto naturale meraviglioso, con suoni dell’oceano e canti di uccelli nell’aria, conserva le ambientazioni fisiche degli insediamenti storici dedicati ai malati di lebbra.

Le strutture sono espressamente rivolte alla conservazione dei ricordi e delle esperienze delle persone affette dalla lebbra che furono relegate qui, e rappresenta inoltre un omaggio alle persone che si prendevano cura degli ammalati (in particolare, alla figura di spicco di Padre Damiano, di cui vi parleremo nel paragrafo “Curiosità”).

All’interno di questi luoghi vivono ancora oggi dei pazienti, e – come è giusto che sia, nel rispetto di questo particolare contesto – non ci sono ristoranti e negozi (è bene portare cibo e acqua con sé).

Occorre un permesso per entrare nel parco: si può ottenere tramite Damien Tours LLC, e i visitatori di età inferiore ai 16 anni non sono ammessi.

Andare in spiaggia

papohaku beach
Papohaku beach

Non ci sono scuole di surf, bar e folle di vacanzieri: le spiagge sono tranquille, splendide e, spesso, quasi tutte per voi!

Atteggiamento rilassato, comunque, non deve significare imprudenza.

Nelle spiagge di Molokai, infatti, bisogna fare estrema attenzione alle correnti forti, soprattutto nel periodo invernale, e controllare i segnali di pericolo.

Elenchiamo alcune delle più famose spiagge dell’isola.

Papohaku Beach (Three Mile Beach) si trova a ovest, nel Papohaku Beach Park. Ha sabbia bianca, e con i suoi 5 chilometri di lunghezza è una della più grandi spiagge dell’arcipelago. Offre anche, in lontananza, la magnifica vista del Diamond Head di Oahu.

In questa spiaggia non sorvegliata troverete servizi igienici, campeggi e attrezzature da pic nic.

Kapukahehu Beach (chiamata anche Dixie Maru) si trova a sua volta nella parte ovest – ma più a sud della Papohaku Beach – ed è priva di strutture.

Essendo una piccola e deliziosa baia riparata, attira le famiglie che desiderano nuotare un po’ e fare snorkeling. Meglio non immergersi in caso di alta marea; le correnti possono essere forti.

La spiaggia di One Alii Beach Park si trova ad est di Kaunakakai ed è dotata di attrezzature da pic nic, servizi igienici e comodi parcheggi.

Kumimi Beach, nella parte est di Molokai, conosciuta anche come 20 Mile Marker Beach, è amata per lo snorkeling ma, anche in questo caso, bisogna essere prudenti perché l’acqua può diventare pericolosa. Non ci sono servizi igienici.

Halawa Beach Park si trova in una baia isolata nella Valle dell’Halawa, a est dell’isola, e comprende due spiagge separate dalle quali si possono ammirare montagne e lontane cascate. Nelle giornate tranquille si può anche nuotare piacevolmente.

Disponibili servizi igienici e strutture per pic nic.

Visitare un frutteto o una piantagione di caffè

A Molokai ci si sente costantemente abbracciati dalla natura: è quindi il luogo giusto per approfondire la conoscenza di colture, fiori e produzioni locali.

Se volete visitare un insolito frutteto, potete andare alla Purdy’s Natural Macadamia Nut Farm. Si trova nel centro nord dell’isola e vi farà diventare esperti di noci di macadamia – qui gli alberi sono più di 50 – e cultura hawaiana. Potrete assaggiare anche il miele di macadamia, una rarità.

Preferite una piantagione di caffè? Presso Kualapuu, nel cuore di Molokai, vi attende la Coffees of Hawaii con un’ampiezza di 2 chilometri quadrati. Produce e vende il caffè e offre interessanti tour guidati. Nella caffetteria non dimenticate di assaggiare la bevanda Mocha Mama, orgoglio locale!

Avvistare le balene

Avvistare le balene
Da metà dicembre e fino a marzo, potete avvistare le balene con un tour guidato in barca o catamarano, in partenza da Kaunakakai, a sud: il bello di questa esperienza, oltre alla visione dei colossi del mare, consiste nel “lavoro di squadra” in cui il capitano e l’equipaggio vi coinvolgeranno.

Nessuna balena avvistata? Potete partecipare gratis al tour successivo.

Trascorrere del tempo a Kaunakakai e dintorni

La cittadina di Kaunakakai, a sud, è il più grande centro abitato dell’isola. Visitatelo in tranquillità: potete passeggiare sul molo, visitare le chiese di St. Joseph’s Catholic Church e la Kaluaaha Church, recarvi in un vivaio di Plumerie per scoprire come vengono realizzate le famose ghirlande hawaiane.

Se amate le due ruote, potreste decidere di prendere una bici a noleggio per andare alla scoperta dei siti storici di Kaunakakai e dintorni.

Da non perdere, Alii Fishpond, antica peschiera risalente al 13° secolo, e il boschetto di palme da cocco Kapuaiwa Coconut Grove. Comprende circa 100 alberi ed esiste dal lontano 1860 ma è bene osservare la piantagione dall’esterno: il rischio delle cadute di noci di cocco dalle piante è elevato.

Non dimenticate di fare un po’ di snorkeling nella Murphy’s Beach vicino a Kaunakakai: sott’acqua c’è tanto da vedere. D’altronde, a Molokai si trova la più lunga barriera corallina continua di tutte le Hawaii!

Andare alla Big Wind Kite Factory con i bambini

Le spiagge di Molokai sono, per lo più, poco adatte ai bambini, che quindi faranno qualche bagno in meno rispetto alle loro aspettative. Per consolarli, portateli alla Big Wind Kite Factory, dove potranno far volare dei bellissimi aquiloni.

Come muoversi all’interno dell’isola

Per muoversi in autonomia a Molokai occorre un’auto a noleggio, dato che l’isola non dispone di un sistema di trasporto pubblico. Segnaliamo Alamo rent a car e Molokai car rental e, dato che le vetture messe a disposizione sono in numero limitato, raccomandiamo di effettuare la prenotazione in anticipo, per evitare di rimanere senza auto (può succedere, in alcuni periodi dell’anno).

Nell’isola ci sono anche alcune compagnie di taxi: Molokai Taxi Mid-Nite Taxi (+1 808-553-5652 e +1 808 658-1410), e Hele Mai Taxi (+1 808- 336-0967).

Se deciderete invece fare un tour di una giornata da Maui, come questo di Molokai Tours, non avrete bisogno di noleggiare un’auto: un bus vi porterà a scoprire le parti più belle dell’isola.

Dove dormire

La ricettività di Molokai non è paragonabile a quelle delle isole più famose, Oahu e Maui tra tutte.

Ecco perché i prezzi possono essere, in proporzione, elevati.

Hotel e resort si trovano sul lungomare di Kaunakakai, a sud, dove c’è anche una certa scelta di appartamenti e B&B.

Qualche struttura si trova anche a Maunaloa, nella parte est dell’isola.

La prenotazione anticipata è vivamente raccomandata.

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Curiosità

Molokai è conosciuta anche come l’Isola dei lebbrosi, per la presenza del famoso lebbrosario creato per volere del sovrano Kamehameha IV.

La terribile epidemia di lebbra, probabilmente portata da alcuni marinai cinesi, aveva infatti convinto il sovrano a relegare gli ammalati nella zona di Kalawao, a nord, stretta tra il mare e degli insormontabili monti.

Proprio in questo lebbrosario prestò la sua opera Damiano De Veuster, missionario cattolico belga che dal 1873 al 1889 (anno della sua morte per lebbra) portò il suo sostegno spirituale e materiale agli ammalati, migliorandone le condizioni di vita.

Damiano è stato proclamato santo da papa Benedetto XVI nel 2009; se vi trovate a Molokai, il modo migliore per cogliere la potenza della sua opera è visitare il Kalaupapa Leprosy Settlement and National Historical Park.

La storia del generoso missionario è stata raccontata anche da due film biografici: “L’isola maledetta” del 1959 e “Molokai: The Story of Father Damien del 1999”.